martedì 13 dicembre 2011

I volti nascosti nella Pieve vecchia di Ginestreto

Andando a spasso per le colline del pesarese, uno di questi giorni mi sono imbattuto in quei vecchi cartelli turistici di colore giallo, sul quale era scritto: Pieve vecchia di Ginestreto. Giunto alla chiesa non ho notato nulla di particolare, eccezzion fatta per la porta sbarrata ed il cimitero accanto. Ma ammirando la posizione panoramica del luogo mi sono accorto della sua piccola e graziosa abside, un residuo di arte romanica nell'apparente "anonimato" della Pieve, impreziosita da ruvidi volti di tufo consunti dai secoli. Per la prima volta ho potuto ammirare da vicino queste facce, questi strani esseri frutto della fantasia, di superstizioni e sacre scritture che tutt'oggi riescono ad inquietare l'animo di chi è costretto ad osservarle dal basso.

Tornato a casa ho cercato qualche informazione in rete ed ho scoperto che all'interno della Chiesa sono celati dei veri tesori dell'arte, salvati durante gli anni novanta dall'abbandono a cui è stato costretto l'edificio.
Ecco i link dove poter avere maggiori informazione sui dipinti della Pieve:
Qualche foto della Pieve vecchia di Ginestreto e delle sue facce decorative:

 La semplice facciata della Chiesa.
 La piccola e graziosa abside romanica.
I volti di pietra - 1
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Qui potrete trovare l'ubicazione della Pieve vecchia di Ginestreto mentre per visitarne gli interni bisogna rivolgersi al parroco della vicina Ginestreto.

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