giovedì 17 maggio 2012

A spasso sul Monte San Bartolo

Appena letto il titolo di questo post il pensiero corre subito a quel meraviglioso colle detto San Bartolo, posto lungo la costa dell'Adriatico tra Pesaro e Gabicce ma non è così. Il Monte San Bartolo di cui parlo si trova a più di 15 km dalla costa, su quella fascia collinare che separa la valle del Foglia da quella del Metauro. Questo monte alto 555 m s.l.m. è noto per lo più dai tecnici di telecomunicazioni piuttosto che dagli amanti della natura, la sua cima è martoriata da immense antenne. So bene che queste apparecchiature sono necessarie ma piange il cuore vedere sfregi simili in un posto così verde e panoramico. Nonostante l'uomo e la sua tecnologia il San Bartolo ha ancora molto da offrire.

In questa primavera martoriata da fantozziane nuvole domenicali, mi sono addentrato tra le pieghe del monte, sul versante orientale. Il lato in questione è il meno frequentato ma allo stesso tempo ricco di sentieri, inoltre ho scelto questa zona per ripercorre con il pensiero le scorribande in motorino che fin qui ho fatto assieme ai miei amici ormai molti anni fa.

Le foto...
A inizio del cammino devio subito verso la prossimità della cima per ammirare il panorama, oltre a preoccupanti nuvoloni, la visuale si apre sui monti delle Cesane e dietro le cime del Furlo.
Deviazione a parte eccomi sul versante est del Monte San Bartolo a fotografare i resti sbiancati di quest'albero che si staglia contro il panorama.
Il sentiero lambisce il bosco ai margini dei campi.
Uno dei tantissimi ruderi che costellano questo monte.
Ciò che resta della casa colonica al suo interno.
Purtroppo le foto in questo punto del mio viaggio sono venute malissimo ma spero si riesca a notare  una banchina di tronchi franati sul sentiero.
Riuscito a districarmi da quegl'alberi ammassati l'uno sull'altro, eccomi su questo stupendo prato con questo grande olmo ad indicarmi la via. Proprio qui ha inizio un acquazzone tremendo che mi costringe a rifugiarmi all'interno del bosco antistante.
Anche lui come me cerca riparo dalla pioggia sotto il giovane fogliame.
Ma finalmente spiove, di nuovo in marcia tra le macchie del San Bartolo.
Ed ecco raggiungere questo rudere, la mia meta principale in questo itinerario, fin qui io e i miei amici ci spingemmo con i nostri poveri scooter.
I boschi mi circondano.
Proseguo scendendo le pendici del colle comodamente dal campo. Il cielo cupo, la casa diroccata e il gracchiare di una cornacchia fanno rabbrividire i miei passi.
Ma eccomi... uscito fuori da quel tetro posto, ammiro il verde in ogni sua sfumatura in questo campo di olivi.
Non è certo una delle migliori giornate per farsi una camminata ma questi fiori gialli rincuorano.
La strada che sale sul versante opposto del monte San Bartolo.
Giunto a ridosso dell'agriturismo "Il Prato",  il mio cammino è quasi al termine ma non ho voglia di tornarmene a casa, perciò decido di risalire il pascolo e tornare al sentiero iniziale.
Ed eccomi al pascolo a scattare foto...
Oltrepassato l'ennesimo rudere c'è il sentiero che mi riporta a casa.

Il percorso è sulla mappa!

1 commento:

  1. Ciao Barba, be' oramai grazie ai tuoi splendidi itinerari non ho piu' bisogno di uscire di casa! Ancora complimenti, Roberto

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