sabato 2 novembre 2013

Nebbia

Nascondi le cose lontane, 
tu nebbia impalpabile e scialba,
tu fumo che ancora rampolli,
su l'alba,
da'lampi notturni e da'crolli,
d'aeree frane.

Nascondi le cose lontane,
nascondimi quello ch'è morto!
Ch'io veda soltanto la siepe
dell'orto,
la mura ch'ha piene le crepe,
di valeriane.

Nascondi le cose lontane:
le cose son ebbre di pianto!
Ch'io veda i due peschi, i due meli,
soltanto,
che danno i soavi lor mieli
pel nero mio pane.

Nascondi le cose lontane
Che vogliono ch'ami e che vada!
Ch'io veda là solo quel bianco
di strada,
che un giorno ho da fare tra stanco
don don di campane...

Nascondi le cose lontane,
nascondile, involale al volo
del cuore! Ch'io veda il cipresso
là, solo,
qui, quest'orto, cui presso
sonnecchia il mio cane.

Giovanni Pascoli

Il vialetto del piccolo cimitero di Farneto, comune di Montelabbate (PU).

4 commenti:

  1. Grazie per avermi rinfrescato la memoria offrendomi la lettura di questa
    poesia di Pascoli, che ben si intona con il mese di novembre (nonostante qui ci sia un gran bel sole :P )
    A presto :D

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    1. Ciao Enrico! Grazie... anche io devo ringraziare la foto che mi ha fatto riscoprire questa bella poesia del Pascoli.

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  2. Ti racconto una storia: Una mattina, a Siena, mi sono svegliata presto e sono andata fuori dall'hotel dopo la prima colazione, ho trovato tutti i bei paesaggi toscani coperti "a pezzi" dalla nebbia. É stato così commovente lo spettacolo che, solo lì, ho preso 50 foto! Immagina! Quindi, veramente capisco questa poesia di Pascoli, e mi commuove questa tua foto! Grande abbraccio, Barba.

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    1. Ciao Patzy! Anche tu afflitta dal mal di foto! ah ah :D
      Esistono alcune atmosfere che infondono nelle persone le medesime sensazioni nonostante le numerose diversità individuali, spazio-temporali ecc... Un caro saluto.

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